jeudi 25 septembre 2014

DAILYFX MORNING ADVISER - PROVE TECNICHE DI CORRELAZIONE

INTRO



Nuova giornata scevra di dati macroeconomici quella che ci si prospetta davanti ma con una potenziale volatilità stimata abbastanza sostenuta, il che ci permetterebbe di continuare a lavorare affidandoci all’analisi dei livelli tecnici continuando questa ricerca di correlazioni che, ancora una volta, si sono manifestate e si potrebbero manifestare per brevi lassi di tempo, sufficienti, se suffragate da impostazioni tecniche precise, a farci lavorare sfruttando i ritardi di alcuni cambi rispetto ad altri, con, chiaramente, il dollaro americano al centro di questi ragionamenti. E’ difficile sbilanciarsi ora dal punto di vista operativo proprio per il fatto che tali movimenti potrebbero realizzarsi per brevi periodi di tempo e probabilmente potrebbero avvenire di fronte a movimenti consistenti delle borse, siamo alla ricerca di correlazioni, non ne abbiamo ancora trovate di stabili.



Risk on e risk off

Queste possono essere tipicamente le situazioni all’interno delle quali vanno a svilupparsi delle correlazioni. Correlazioni che possono vedere valute o beni considerati tipicamente rifugio salire quando le borse vengono vendute a causa di momenti di avversione al rischio ovvero che possono scendere quando vengono rivendute al fine di acquistare attività legate al rischio a causa di notizie o di qualsiasi cosa che faccia tornare la serenità all’interno delle menti degli investitori. L’altro giorno, di fronte a borse che salivano abbiamo assistito a movimenti rialzisti del dollaro – anche sull’oro - non così coordinati e consistenti (se paragonati all’andamento dei listini) per farci considerare una situazione chiara da risk on. Ieri il contrario; di fronte a borse in forte calo il dollaro ha perso terreno nei confronti delle major che seguiamo secondo classi di volatilità differenti, tali da, ancora una volta, non farci considerare una situazione chiara di risk off. L’oro, in quest’ambito, ha reagito in maniera interessante, andando a rialzare la testa e mostrando qualche lato da bene rifugio, un qualcosa che per il momento non può però essere considerato come duraturo, tant’è che la possibilità di assistere a nuovi minimi sul metallo giallo sono concrete. Le caratteristiche per poter considerare queste correlazioni come operativamente utili sono due: classi di volatilità rispettate sui cambi e movimenti coordinati di dollaro e oro di fronte a salite o meno delle borse. Quest’ultime stanno provando a formarsi, anche se, ripetiamo, è ancora presto, ma ci piace l’idea di trasmettere ai trader le riflessioni che passano dai nostri desk ogni mattina, pur non essendo queste informazioni utili al momento ma in prospettiva. Per quanto riguarda invece le classi di volatilità valutarie (ovvero l’intensità dei movimenti che dipendono dalla liquidità di ogni rapporto valutario quando essi si muovono tutti contro o a favore di dollaro), esse sono ancora confuse, ma quando il dollaro inizia a muoversi all’unisono, le coppie di valute cominciano a mostrare delle reazioni abbastanza coordinate a cui manca per l’appunto il rispetto di queste caratteristiche (se l’EurUsd sale di 50 punti il UsdJpy potrebbe scendere della stessa strada, il cable potrebbe farne 60 ed il dollaro australiano più di 75, giusto per dare un’idea, questo a causa della liquidità inferiore presente sugli ultimi due), ma che dal punto di vista operativo possono essere sfruttate di fronte a situazioni tecniche comunque ben definite. Che il quinto punto del nostro metodo stia cominciando a rispolverarsi?





QUADRO TECNICO



EurUsd: buona la discesa dell’euro con il raggiungimento dei target a 1.2740 ed i tentativi di estensione verso 1.2675, fermatisi a 1.2695. Ci troviamo ora ancora sotto a resistenze di breve periodo, rappresentate dalla media a 21 oraria e dai punti statici precedenti, passanti nell’area compresa tra 1.2760 e 1.27 ¾, dove potrebbe essere possibile valutare eventuali acquisti di dollaro per ritorni verso i minimi di ieri, che se raggiunti con stocastico orario e a 4 ore impostati a ribasso e non in ipervenduto potrebbero farci considerare estensioni verso 1.2675, tenendo conto che eventuali ritorni sopra area 1.2785 potrebbero condurre a tentativi di raggiungimento di area 1.2810 che, se superata di una quindicina di punti potrebbe farci considerare l’idea di valutare allunghi verso 1.2860 e 1.2900. In caso di discesa senza il raggiungimento dei minimi precedenti, di fronte ad una ripartenza oltre area 1.2765 potremmo considerare di anticipare ingressi long.



UsdJpy: buona volatilità durante la notte per UsdJpy che è tornato a muoversi in correlazione con il Nikkei. Le aree di supporto hanno ben tenuto durante la mattina per poi lasciare spazio alle vendite di dollaro di cui abbiamo parlato, con mancate estensioni verso 108.20 dovute alla tenuta dei minimi statici precedenti in area 108.50. Il time frame che seguiremo è a 4 ore, dove fino a che ci manterremo sopra area 108.20 potremmo considerare situazioni rialziste con la possibilità di valutare, in caso prezzi sui massimi e di stocastico lontano dall’ipercomprato, delle rotture a rialzo verso 109.75. R/R non buoni.



EurJpy: qui i supporti hanno invece tenuto molto bene, con i prezzi indirizzatisi verso i target visti ieri a 4 ore ma che oggi andremo a limare affidandoci ad un grafico orario dove passano delle buone aree di resistenza tra 139.00 e 139.35 (punti statici e media a 100). Qui potrebbe essere possibile valutare eventuali acquisti di yen per ritorni verso, dapprima 138.70 ed in estensione i minimi, tenendo conto che ritorni sopra le resistenze viste potrebbero portare a tentativi di espansione delle quotazioni verso 139.70 e 140.20.



GbpUsd: tentativi di rottura di area 1.6275 non riuscito, il che ha evitato degli ingressi short errati, con un buon rimbalzo del pound sulle parole di Carney (che si è espresso sul timing per possibili rialzi di tassi, un qualcosa che si sta avvicinando ma che dipenderà dai dati macro rilasciati nelle prossime settimane) che si è mantenuto sotto le resistenze individuate. Time frame orari e a 4 ore continuano ad essere sporchi, con un daily che rafforza in noi l’idea di stare assistendo a tentativi di caricamento della sterlina che potrebbero sfociare in nuove discese in caso di mancati compimenti di nuovi massimi rispetto a quelli segnati il 19 settembre (operativamente, attenderemo comunque delle rotture ribassiste, non è possibile pensare di acquistare dollari in limit dato il cattivo R/R dovuto alla lontananza dei prezzi attuali dai massimi di cui abbiamo parlato, che farebbe posizionare uno stop troppo lontano). Lo analizziamo insieme nel nostro Morning Meeting e lo seguiamo sul forum per vedere se si creeranno possibilità operative.



AudUsd: quando rileggiamo il pezzo di ieri sull’aussie ci viene da sorridere. Lo riportiamo qui: “il tecnicismo dell’aussie si commenta da solo. Sia su un orario che su un 4 ore infatti i prezzi quando trovano le resistenze statiche e dinamiche (area indicata dalla media a 21) continuano i movimenti ribassisti ed è proprio in quest’ottica che seguiremo il mercato. In caso di ripartenze, ogni resistenza è buona per ipotizzare delle vendite, mentre in caso di approfondimento ribassista non è da escludere che si possa raggiungere l’area rappresentata da 0.8770.“ Proprio questo livello ha dato il via durante la notte a nuove vendite che hanno raggiunto area 0.8750. Seguiremo con attenzione eventuali retest dell’area che si estende tra 0.8775 e 0.8810 per pensare di costruire eventuali posizionamenti corti di australiano, tenendo conto che in caso di superamento di area 0.8830 potrebbero verificarsi tentativi di estensioni rialziste che potrebbero essere però contenuti dalla media a 100 e dai punti statici precedenti, passanti intorno agli stessi livelli.



Ger30 (Dax): ieri al desk gridavamo: “il Dax sta morendo” (così come lo S&P500 del resto) e tutto questo è da asserire a motivazioni tecniche. Sulla tenuta dei minimi di ieri è possibile tentare di cogliere dei rimbalzi verso 9,540 ed eventualmente 9,580, punti che potrebbero intervenire a freno delle salite ma che se dovessero essere superati potrebbero lasciare spazio a riprese oltre 9,630 (una tolleranza di almeno 10 punti in caso di superamento dell’ultima resistenza sembra d’uopo). Se i prezzi dovessero superare i minimi di ieri con uno stocastico a 4 ore non ancora in ipervenduto potremmo attenderci accelerazioni nell’ordine dei 100/150 punti.



XauUsd (oro): grafico a 4 ore dove si stanno cercando le resistenze passanti tra 1,232.50 e 1,237.00, dove potrebbe essere possibile, in caso di stocastico a 4 ore in ipercomprato o già girato a ribasso in zona neutra, valutare eventuali vendite per ritorni dapprima su 1,222.50 ed in caso di superamento ribassista di 1,215.80 i minimi. Non ravvisiamo possibilità di reverse a meno che di assistere al superamento di area 1,242.85.





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