jeudi 28 août 2014

INFLAZIONE AREA EURO: DANGER!

Ci siamo, oggi verrà rilasciata l’inflazione dell’area euro, la discriminante che farà decidere alla BCE se implementare azioni straordinarie (oltre al piano TLTRO già studiato) al fine di sostenere l’economia europea, sempre più verso il baratro. Ieri le rilevazioni tedesche (perfettamente in linea con le aspettative a 0.8%) che non hanno portato a reazioni particolari sui mercati. Oggi tutto potrebbe essere diverso.



Il piano di azione BCE

La manvora di TLTRO (Targeted Long Term Refinancing Operation) prevede, in una fase iniziale, che le banche potranno prendere in prestito una somma fino al 7% dei prestiti al settore privato (esclusi i mutui) in essere allo scorso 30 aprile. Se la richiesta iniziale dovesse essere piu' bassa, gli istituti potranno approvvigionarsi presso la Bce in due tranche (settembre e dicembre 2014) fino a un prestito totale del 7%, per una size di 400 miliardi di euro ad ogni tranche (tre in tutto dunque). Il tutto per riportare l’inflazione verso il target. Questa l’idea di Draghi e del direttivo che un paio di giorni fa si sono espressi circa eventuali e potenziali azioni ulteriori da parte dell’istituto di Francoforte, azioni dipendenti dalla pubblicazione dei dati sull’inflazione ma che saranno poco probabili. Evitiamo qualsiasi tipo di commento in questa sede, soprattutto dopo quest’ultime dichiarazioni, rilasciate nel momento in cui l’euro stava provando a scendere ulteriormente (e che invece l’hanno fatto rimbalzare, fortunatamente di poco) e lasciamo aperto un punto di domanda: cosa diavolo deve succedere per far comprendere ai nostri aguzzini la gravità della situazione?



Le reazioni del mercato

Le attese vogliono un deprimente 0.3% contro un precedente 0.4% a livello puro, mentre il dato depurato dai panieri alimentari ed energetici vede uno 0.8% come la precedente rilevazione. Quando su queste pagine scrivevamo, circa un anno fa, che l’Europa avrebbe potuto vivere un processo che abbiamo definito di “giapponesizzazione” in molti non credevano a ciò che stavano leggendo, ma ora, siamo molto vicini a questo outcome e se non ci diamo una mossa è possibile che la situazione peggiori ulteriormente. Persino loro hanno capito, dopo 20 anni di deflazione, che occorreva stampare denaro e stamparlo in fretta, cercando di trasmetterlo realmente all’economia e non lasciandolo a disposizione dei comodi delle banche commerciali. In caso di rilevazioni inferiori rispetto alle attese l’euro potrebbe risentirne e tentare delle rotture che potrebbero condurre le quotazioni contro il dollaro verso 1.3100 ed eventualmente, in caso di flussi “convinti” di vendita, anche verso estensioni ulteriori, a causa della liquidità estiva che non è ancora ritornata sui livelli pre-vacanze e che si normalizzerà gradualmente durante la prossima settimana, con ritorni a regime a partire dall’8 settembre. Dovessero le rilevazioni superare le attese, questo potrebbe portare ad una pausa nella discesa dell’euro, a causa del fatto che le aspettative su potenziali QE o acquisti di ABS potrebbero venire raffreddate del tutto (ricordiamo che il prossimo 4 settembre la BCE sarà chiamata a comunicare al mondo le proprie intenzioni). Seguiremo insieme la pubblicazione del dato alle ore 10.55, registratevi qui se volete seguirlo con noi.





QUADRO TECNICO



EurUsd: perfetta la situazione tecnica dell’euro che dopo essersi mantenuto sotto le aree di resistenza studiate ieri (ricordiamo, per chi approcciasse da poco le nostre analisi, che quando viene fornita un’area di resistenza o di supporto l’idea è quella di valutare eventuali aperture di posizioni sotto leva canonica a partire dei primi punti individuati per poi mantenere spazio d’azione all’interno della parte restante dell’area per fare media controllata di prezzi e completare la posizione, per evitare il rischio che il mercato parta velocemente senza che si siano valutate reali possibilità di ingresso) ha raggiunto entrambi i target forniti. Ci troviamo ancora nei pressi della media a 21, che sia su un tf orario che su un 4 ore potrebbe rappresentare un’area di vendita, unitamente a 1.3195, per considerare ritorni verso i minimi ed eventuali estensioni verso 1.3130. Nel momento in cui i prezzi dovessero tornare sopra area 1.3220 è possibile che si tentino delle estensioni verso 1.3240, che insieme a 1.3255 potrebbe fare da attrazioni alle quotazioni, destinate a possibili salite verso 1.3300 soltanto in caso, crediamo, di superamento di area 1.3265.



UsdJpy: ancora fermi su UsdJpy che attualmente vede le medie orarie incrociate a ribasso (non ancora definitivamente a causa della mancanza degli aumenti di volatilità a ribasso dei prezzi), mentre quelle a 4 ore rimangono impostate bene a rialzo, con i prezzi però sotto la 21, non da considerare rotta definitivamente a causa del mantenimento delle quotazioni sopra i minimi statici precedenti. L’area di 103.50 continua a rappresentare un buon supporto, sul quale però oggi non valuteremo nessun acquisto a causa della price action principale che vede la formazione di massimi decrescenti e minimi decrescenti (se consideriamo la discesa dai massimi). Se dovessimo giungere verso area 103.30 con gli stocastici in ipervenduto (sia orari che a 4 ore), potremmo considerare, dato il buon R/R offerto, di procedere con acquisti di dollaro, tenendo conto che rotture a ribasso dell’area rappresentata da 103 ¼ potrebbero risultare propedeutiche ad accelerazioni verso 102.90.



EurJpy: come due giorni fa, le aree di resistenza studiate hanno tenuto egregiamente ma non abbiamo lavorato il cross a causa dei bassi rapporti tra rischio e rendimento associati a potenziali operazioni. Dà però soddisfazione l’impostazione tecnica che ha visto i prezzi raggiungere e superare i target ipotizzati, andando più che altro a confermarci come l’area passante tra 137.25 e 137.40 sia stata molto sentita dal mercato. Ritorni sopra di essa potrebbero condurre verso 137.65, oltre il quale livello il mercato potrebbe tentare estensioni verso figura.



A BREVISSIMO GLI ALTRI LIVELLI TECNICI; L'EURO STA COMINCIANDO A MUOVERSI





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